35 ORE: LA POSTA IN GIOCO NON É SOLO L’ORARIO DI LAVORO
Corriere della Sera, 6 gennaio 1998
Da parte di un Governo che sembra credere nella bontà dell’obbiettivo delle 35 ore, e che è vincolato da una promessa elettorale in proposito, sarebbe difficile attendersi una legge più prudente; ma difficilmente il Governo italiano potrà seguire questa linea. Innanzitutto perché esso, a differenza di quello francese, non è affatto convinto della bontà dell’obbiettivo; è stato costretto a farlo proprio dall’imposizione di Rifondazione comunista, per evitare una crisi rovinosa, ma i suoi esponenti più autorevoli non fanno nulla per nascondere il proprio imbarazzo in proposito: come potrebbero invitare credibilmente le parti sociali a perseguire attivamente un obbiettivo in cui essi stessi mostrano di non credere?

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