Quando una vera riforma avrà allineato la nostra disciplina dei licenziamenti a quella degli altri maggiori paesi europei, ci si accorgerà che il mercato del lavoro sarà un po’ meno diviso tra inamovibili ed esclusi, la dignità dei lavoratori italiani non sarà stata affatto lesa, i giudici saranno ancora in grado di reprimere le discriminazioni e le rappresaglie antisindacali. Anche la sinistra ha interesse a che questo avvenga, per non attardarsi oltre sulle vecchie barricate e dedicarsi finalmente a elaborare un proprio libro bianco sul lavoro, di cui spicca la mancanza.