DIFFICILE LICENZIARE IL LADRO
Corriere della Sera, 26 agosto 2002
Per una parte dei giudici del lavoro italiani il licenziamento equivale quasi a una pena di morte. E poiché un ladro non si condanna a morte, sono numerose le sentenze che hanno annullato il licenziamento del lavoratore reo di furto (ma anche di truffa o altri reati) ai danni dell’azienda. Certo, molti altri giudici del lavoro la pensano diversamente; ma all’imprenditore può bastare il rischio che in uno qualsiasi dei gradi del giudizio sul licenziamento la causa sia decisa da un giudice del primo tipo, per indurlo a cercare soluzioni diverse dal licenziamento.

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