ARCHIVIO DEGLI SCRITTI DI PIETRO ICHINO
HOMEARTICOLISAGGILIBRISLIDESINTERVISTECERCA

COME RENDERE FECONDO IL PLURALISMO SINDACALE
Corriere della Sera, 9 ottobre 2002

Il fatto nuovo non è che la Cgil abbia proclamato da sola lo sciopero generale del 18 ottobre e litighi per questo con la Cisl e la Uil. La vera rottura rispetto al passato sta nel fatto che la Cgil oggi non pone più l’unità d’azione con Cisl e Uil fra le priorità strategiche.

Nei mesi prossimi, forse, la frattura tra le confederazioni sindacali si ricomporrà, più o meno precariamente. Ma se ciò non accadrà, questo può non avere effetti rovinosi per gli interessi dei lavoratori e del Paese, se sarà stato istituito per legge un meccanismo di verifica della rappresentatività effettiva di ciascuna organizzazione, che consenta di individuare, in ogni ambito di contrattazione, la coalizione maggioritaria, cui attribuire il potere di negoziare in quell’ambito, per un congruo periodo, con effetti estesi a tutti gli interessati. Questa prospettiva può apparire inattuale oggi, dopo i tentativi di legge sindacale falliti nella scorsa legislatura; ma è questo l’unico modo per far sì che il divorzio tra i sindacati e la prassi degli “accordi separati”, se questo ci riserva il prossimo futuro, stimoli la ricerca di maggiori consensi da parte del sindacato che si trova contingentemente in minoranza e non si traduca in uno scontro all’ultimo sangue, privo di prospettive.



scarica

inoltra

stampa