ARCHIVIO DEGLI SCRITTI DI PIETRO ICHINO
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SCIOPERI: UNA DOMANDA AL GOVERNO E UNA ALL’OPPOSIZIONE
Corriere della Sera, 7 febbraio 2003

Se centro-sinistra e centro-destra fossero capaci – una volta soltanto – di allearsi in difesa dell’interesse dell’intero Paese per correggere una stortura evidente, la soluzione non sarebbe difficile. Basterebbe che il centro-destra accogliesse la richiesta – ragionevolissima, questa ‑ della Cgil, di una legge sulla verifica periodica della rappresentatività dei sindacati nei luoghi di lavoro; e che in cambio la Cgil accettasse la regola per cui, nei servizi pubblici essenziali, lo sciopero può essere proclamato soltanto da una coalizione sindacale che rappresenti la maggioranza dei lavoratori interessati. Con questo si eliminerebbero quei quattro quinti degli scioperi nel settore dei trasporti, che vengono proclamati dai sindacati minoritari proprio contro le confederazioni maggiori. Ma il lettore non si illuda: questo accordo non si farà. Da una parte non si accetterà mai che “si tocchi” il sacro diritto di sciopero; dall’altra non si accetterà mai quella legge sulla rappresentatività dei sindacati, di cui Confindustria e Cisl non vogliono neanche sentir parlare e che, per questo, nel Libro bianco del governo sulla riforma del lavoro è stata esplicitamente esclusa. Gli uni continueranno a crogiolarsi nelle proprie paralisi mentali, gli altri a vivere di rendita su di esse.



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