LETTERA APERTA AI TERRORISTI
Corriere della Sera, 27 febbraio 2003
Potreste obiettarmi che voi non avete alcun interesse ad ascoltarci, ma soltanto a spararci. Capisco. Però, anche soltanto questa obiezione costituirebbe un primo scambio di idee, per quanto rudimentale; sarebbe dunque una pur minuscola cornice di umanità, in cui l’atto dello sparo che vi sta tanto a cuore si inserirebbe. Non sarebbe del tutto inutile: anche solo un embrionale scambio di idee implicherebbe che ci riconoscete come persone e non come cose. Il problema, del resto, si pone anche dal nostro lato: voi, per noi, ora siete soltanto una cosa, al più un volto coperto e una canna di pistola puntata. Non riusciamo a pensare a voi se non come a entità aliene, con le quali è possibile soltanto l’interazione violenta mortale, quindi a senso unico; conta soltanto chi spara per primo.
Guardiamoci negli occhi, anche soltanto per un attimo.
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