QUATTRO DOMANDE A TRENTIN
L'Unità, 6 luglio 1998
Nell’intervista pubblicata dall’Unità venerdì scorso, Bruno Trentin mi imputa di partecipare a una “offensiva autoritaria” in atto negli ultimi mesi contro i diritti fondamentali dei lavoratori, per aver sostenuto su queste colonne la necessità di una riforma della disciplina italiana dei licenziamenti. In realtà la mia proposta di riforma della materia non è affatto legata alle polemiche di questi giorni, essendo stata esposta in un libro di due anni fa, e ha assai poco da spartire con le recenti rivendicazioni di una parte degli imprenditori, che chiedono la liberalizzazione totale dei licenziamenti: Trentin lo sa bene, poiché il dibattito in proposito tra di noi è aperto ormai da tempo. La grande stima che nutro per lui mi spinge a chiedergli di passare dal fuoco di sbarramento verbale ‑ che può far pensare a un atteggiamento di chiusura ideologica, sicuramente non suo ‑ a una discussione più analitica e pragmatica.
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