Il 5 dicembre prossimo a Milano si svolgerà una tavola rotonda su di un tema a prima vista sconcertante: “A chi serve il diritto del lavoro oggi?”. Ancor più sconcertante può apparire il fatto che l’incontro si svolga alla Camera del lavoro, cioè nella sede di una Confederazione sindacale che a quella domanda ha sempre dato e continua a dare una risposta netta, sicura e ben precisa: “il diritto del lavoro serve a tutti i lavoratori, senza distinzioni; e nell’interesse di tutti i lavoratori deve essere difeso dagli attacchi che oggi come non mai gli vengono mossi da tante parti”. Perché dunque porre all’ordine del giorno quell’interrogativo? e perché, se la risposta è scontata, per discuterne si scomodano alcuni tra i maggiori cervelli della sinistra e del movimento sindacale, come Bruno Trentin, Gino Giugni, Michele Salvati, e il loro contraddittore di sempre Felice Mortillaro?