IL DIVIETO DI DISCRIMINARE I VECCHI
Corriere della Sera, 2 ottobre 2003
Due notizie importanti per gli ultracinquantenni. La prima è che il mercato del lavoro italiano è oggi meno chiuso nei loro confronti rispetto al passato, ma è sempre il più chiuso e ostile rispetto a tutto il resto di Europa: secondo i dati pubblicati in questi giorni dall’Ocse, solo il 29% degli italiani tra i 55 e i 64 anni di età sono occupati, a fronte del 68% della Svezia, del 59% degli U.S.A., del 53% della Gran Bretagna e del 50% indicato dall’Unione Europea come obiettivo minimo. La seconda notizia è che la legge comunitaria offre loro uno strumento nuovo per combattere quell’ostilità: la direttiva n. 78 del 2000, destinata a entrare in vigore il 2 dicembre prossimo, aggiunge ai divieti di discriminazione tradizionali (per motivi di razza, nazionalità, sesso, opinioni politiche o religiose) il divieto di discriminazioni basate sull’età del lavoratore.

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