ARCHIVIO DEGLI SCRITTI DI PIETRO ICHINO
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LE NOTTI BIANCHE DI MARIAM
Quando l’inefficienza burocratica si trasforma in sadismo verso i più deboli
Corriere della Sera, 31 gennaio 2005

A conti fatti, per essersi sposata, Mariam ha perso in un anno sei giornate di lavoro e altrettante notti davanti ai commissariati; e ora rischia anche di restare senza permesso di lavoro. Per questo è indignata. Lei lavora qui da anni e paga le tasse: ha diritto di essere trattata dall’amministrazione in modo civile. Se uno sportello non basta a smaltire quotidianamente le pratiche necessarie, che cosa si aspetta a raddoppiarlo, come si farebbe per qualsiasi servizio amministrativo indispensabile ai cittadini italiani, o se necessario a quadruplicarlo, magari adibendovi qualcuno dei suoi stessi utenti asiatici e africani? E come può la capitale morale ed economica del Paese non vergognarsi di quelle file di lavoratori stranieri condannati da una burocrazia sadica e razzista a passare le notti all’addiaccio davanti ai commissariati per poter rispettare le nostre leggi?



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