Due giorni fa a Roma Fiom Fim e Uilm hanno strappato al Governo la proroga della Cassa integrazione fino alla fine di dicembre per i 483 operai e tecnici Alfa Romeo di Arese. È ormai il quarto anno di fila: molti di questi hanno incominciato con la Cassa già nel 2002. Quattro anni di immobilità assoluta, nei quali non solo non si è fatto nulla per trovare ai lavoratori un’occupazione lì intorno (una delle zone più ricche di lavoro d’Europa, con l’aeroporto di Malpensa da una parte e il nuovo grande polo della Fiera di Milano dall’altra, a due chilometri di distanza), ma li si è invitati a non cercarla e si è impedito attivamente che venisse loro offerto un lavoro diverso dall’obbiettivo che il sindacato si era proposto: continuare a produrre automobili e a produrle proprio lì, ad Arese.