LO STIPENDIO SVIZZERO IN CAMBIO DELLO SCIOPERO ITALIANO
Corriere della Sera, 4 agosto 2005
È ragionevole pensare che qualsiasi ferroviere italiano cederebbe volentieri il proprio stipendio di millesettecento euro (meno due giornate di sciopero) al mese in cambio del trattamento del suo collega svizzero (con clausola di tregua, rigorosamente rispettata). Anche i treni italiani viaggerebbero meglio; dunque starebbero meglio tutti i lavoratori italiani; l’intero Paese non soffrirebbe di questa malattia grave dei due giorni al mese di paralisi dei trasporti pubblici, che lo affligge unico in Europa, seguito a distanza dalla sola Francia e contribuisce al suo declino.

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