Se martedì prossimo, dopo un anno di trattative e scioperi per il rinnovo del contratto nazio-nale dei metalmeccanici, le parti non troveranno un accordo e interromperanno il negoziato, si san-cirà ufficialmente l’apertura della crisi più grave del sistema italiano delle relazioni sindacali, dagli anni ’50 a oggi. Ma di fatto quella crisi è comunque già aperta: nessuno può fingere che funzioni in modo accettabile un sistema nel quale ormai da tempo i contratti nazionali dei settori più importanti vengono stipulati sempre in gravissimo ritardo, con enormi quantità di ore di sciopero; un sistema nel quale il conflitto si esprime anche – come si è espresso in questi giorni – nella pratica diffusa dei blocchi stradali e ferroviari; un sistema nel quale si è ormai costretti a mettere nel conto addirittura la possibilità che non si riesca a rinnovare il contratto per la più grande categoria dell’industria.