LA POLITICA DEL LAVORO DI PRODI: UN PROGRAMMA DEFINITO IN NEGATIVO
Corriere della Sera, 2 febbraio 2006
La compagine dell’Unione rischia di essere tenuta insieme, più che da una vera idea-forza sul futuro del Paese, dal desiderio di tanta parte degli italiani di non essere più governati da Silvio Berlusconi. Allo stesso modo, più in piccolo, il programma dell’Unione nel campo della politica del lavoro rischia di ridursi al rifiuto della legge Biagi. Con la differenza, però, che, mentre l’uscita di scena di Berlusconi costituirebbe senza alcun dubbio un mutamento rilevantissimo per il Paese, lo stesso non si può dire della legge Biagi: abrogata o “superata” la quale, nel funzionamento del nostro mercato del lavoro cambierebbe poco o nulla.

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