ARCHIVIO DEGLI SCRITTI DI PIETRO ICHINO
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IL LAVORO SEMPRE PIŁ DISEGUALE
Diario minimo del lavoro 3 - Nel tessuto post-industriale aumentano enormemente le disuguaglianze di produttivitą individuale, che fanno saltare le vecchie strategie protettive del sindacato
Corriere della Sera, 22 agosto 2006

Si discute molto su quanto debba rendere il lavoro a chi lo svolge, cioè quanto il lavoro debba essere retribuito. Si discute meno su quanto esso debba rendere all' azienda che lo riceve. Eppure le due questioni sono strettamente connesse tra loro: è difficile ottenere una retribuzione alta per un lavoro che rende poco all' azienda. Parrebbe dunque, a prima vista, che i sindacati debbano essere, entro certi limiti, interessati a favorire tutto quanto stimola il rendimento dei lavoratori, in modo da creare le condizioni per l' aumento delle loro retribuzioni. Ma le cose finora non sono andate così. Il problema nasce dal fatto che è sovente impossibile distinguere quanto incida sul rendimento del lavoro di una persona il suo impegno e spirito di iniziativa, quanto la sua capacità professionale, quanto l' organizzazione aziendale in cui essa è inserita, quanto le circostanze esterne: quelle che non dipendono né da chi presta il lavoro né da chi lo organizza.



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