ARCHIVIO DEGLI SCRITTI DI PIETRO ICHINO
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LO SMARRIMENTO DEL BRIGATISTA
Corriere della Sera, 8 marzo 2007

Ringrazio Mario Desiata per la “solidarietà arrabbiata”. Apprezzo sia il sostantivo, sia l’aggettivo; anche se, per parte mia, non riesco a provare rabbia verso i brigatisti.
Mi fa orrore – questo sì - la loro pretesa di condannare a morte la gente discutendone al tavolo di un bar, il loro rito criminale dell’agguato sulla porta di casa, per il quale si preparano con precisione burocratica e meticolosa come quella dei nazisti. E mi indigno anch’io quando sento mi-nimizzare tutto questo, come se si trattasse di qualche cosa di banale e ridicolo (“una farsa”, abbiamo letto sul Manifesto!), da commentatori che dovrebbero sapere di che cosa stanno parlando. Ma non riesco ad arrabbiarmi con i brigatisti, perché capisco il loro smarrimento. È lo stesso smarrimento che ho visto negli occhi di qualcuno dei miei studenti. Li conosco: due di essi sono stati arrestati per banda armata nei giorni scorsi, e altri in questi giorni si sono schierati con loro, prendendo la parola apertamente durante le lezioni, giungendo a firmare le proprie dichiarazioni con nome e cognome.



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