SCIOPERO E DEMOCRAZIA SINDACALE: NEGLI ALTRI PAESI LE REGOLE CI SONO GIA'
A cura di Susanna Marzolla
La Stampa, 26 febbraio 2009
MILANO - Un testo dal titolo inequivocabile, «Disegno di legge sullo sciopero virtuale», giace al Senato già da quattro mesi, esattamente dal 30 ottobre dell’anno scorso. Quattro articoli preceduti da una relazione in cui si spiega che «per sciopero virtuale si intende la forma di agitazione collettiva proclamata al fine di esercitare pressione sulla controparte imprenditoriale in modo diretto, incidendo immediatamente sul suo bilancio, senza recare pregiudizio agli utenti o alla collettività». Un altro testo, «Disegno di legge sullo sciopero dei trasporti pubblici», parte con questa premessa: «In questo settore chiave solo nuove regole di democrazia sindacale possono riportare il conflitto alla sua funzione economico-sociale originaria». Per diverso tempo è stato solo una bozza di lavoro. Fino a ieri, quando Pietro Ichino, senatore del Pd e noto giuslavorista lo ha presentato alla Presidenza del Senato; quasi in contemporanea con l’elaborato del governo.

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