Postfazione:
Compiere l’ultimo tratto di strada, l’ultima parte del lavoro, quest’anno, senza la guida sicura e il consiglio di Luigi Mengoni mi ha fatto percepire in modo nuovo e più netto quanto quella guida e quel consiglio fossero stati importanti nei sei anni precedenti. Non avrei mai avuto l’ardire di impegnarmi in quest’opera, ne´ avrei avuto la determinazione necessaria per portarla a termine, se non fosse stato Lui a invitarmi a farlo, all’inizio, e a tracciare il percorso, poi lungo il cammino a sollecitarmi e infondermi fiducia. Fosse dipeso da me, non avrei esitato un solo istante a dividere il lavoro con qualche collega dotato di competenze che a me mancavano; ma quando Gliene chiesi l’autorizzazione me la rifiuto`, perche´ teneva a che l’opera fosse tutta di una stessa mano: quanto essa avrebbe inevitabilmente perso in approfondimenti specialistici doveva, nel Suo intendimento, essere guadagnato in coerenza sistematica. Dubito di avere raggiunto compiutamente l’obbiettivo che Egli mi indicava e a cui Egli tanto teneva; una sola cosa so per certo: che questa intensa stagione della mia vita di studioso segnata dalla Sua presenza, dal Suo stimolo intellettuale, mi ha dato molto piu` della grande fatica che mi e` costata. Porto con me la Sua presenza viva, come di un padre severo e affettuoso, capace di comunicare sicurezza e fiducia nell’argomentazione anche a un figlio adottivo, se tale posso considerarmi, di tanto a Lui inferiore per intelletto e cultura.
Fino all’ultima riga, invece, non mi sono mancati l’aiuto e la supervisione preziosa di un altro padre adottivo: Giuseppe Pera, che ha pazientemente letto e chiosato pagina per pagina ciascuno dei capitoli del libro, avvertendomi di errori e omissioni, offrendomi su tanti punti le sue sintesi fulminanti, che consentono di sostituire con poche parole pagine e pagine di discorsi oscuri e inconcludenti.
Rivolgo un vivo ringraziamento a Piero Schlesinger, sotto la cui direzione avevo già collaborato al Commentario del Codice civile e che ora — succeduto a Luigi Mengoni nella direzione del Trattato — ha seguito il mio lavoro in questi ultimi mesi. E un ringraziamento altrettanto vivo rivolgo ai colleghi ai quali, per ovviare almeno in parte ai miei difetti di competenza specifica, ho chiesto una supervisione specialistica su ciascuna delle parti di quest’opera: Luigi de Angelis per il capitolo su soggetti e oggetto del contratto, Luigi Montuschi per la materia della sicurezza del lavoro, Armando Tursi per quella della retribuzione, Franco Liso per quella del debito di lavoro, Michele Tiraboschi per quella dell’orario (che mi ha visto costretto a fare ciò che il giurista mai vorrebbe fare: scrivere della norma nell’imminenza della sua riforma), Maurizio Cinelli e Riccardo Del Punta per la sospensione della prestazione, Francesco Santoni per lo sciopero, Alessandro Bellavista per i diritti di riservatezza e segreto, Carlo Zoli e ancora Luigi Montuschi per il potere disciplinare, Roberto Romei per il trasferimento d’azienda, Francesco LUISO per l’arbitrato, tutti i membri dell’Istituto di Studi del Lavoro dell’Universita` degli Studi di Milano, compresi economisti e sociologi, per il capitolo sulla retribuzione e quello sui licenziamenti, che portano ben visibile il segno del loro contributo interdisciplinare. Guglielmo Burragato, Olivia Bonardi, Massimo Pallini, Claudia Ogriseg, Sergio Passerini ed Evangelista Basile hanno inoltre controllato minuziosamente testo e note di tutto il libro, dandomi un contributo prezioso per la ricerca della dottrina e della giurisprudenza. Costanza, mia moglie, ha infine condiviso con me il peso ingentissimo della correzione delle bozze di stampa; e non solo quello.
Come gia` il primo tomo, anche questi ultimi due non avrebbero visto la luce, o l’avrebbero vista assai più tardi, se non avessi potuto disporre dell’ausilio, oltre che di tutti gli amici e colleghi menzionati, anche di due opere preziose: il Codice dei lavori curato da Marcello Pedrazzoli per le edizioni Giuffre`, che doma il caos legislativo fornendo tutti gli innumerevoli riferimenti normativi aggiornati e, soprattutto, ordinati in forma sistematica; e il monumentale Commentario diretto da Franco Carinci per le edizioni Utet, che in ciascuna materia offre un vero e proprio repertorio analitico della dottrina e una rassegna della giurisprudenza particolarmente precisa e completa. Se nonostante cio`, come qualcuno ha fondatamente osservato, nelle mie note a pie’ di pagina prevalgono le citazioni dalla Rivista italiana di diritto del lavoro, questo e` dovuto al fatto che di ciascuna delle duemila sentenze pubblicate da quella rivista negli ultimi diciotto anni, una per una, ho controllato il commento, curato l’editing, la massima, la classificazione, corretto le bozze; di queste duemila sentenze dispongo nella memoria mia e in quella del mio computer, con una facilita` e immediatezza che non mi sono date per alcuna altra raccolta di giurisprudenza.
Tutto avrebbe potuto essere da altri fatto meglio, con maggiore completezza di riferimenti, con maggiore capacita` di sintesi, con minor dose di errori. Io, certo, attraverso questo lavoro e quello di quanti mi hanno aiutato ho appreso molto piu` di quanto possa insegnare; ho restituito quello che ho potuto.
«Quel ch’io vi debbo, posso di parole / pagare in parte, e d’opera d’inchiostro; / ne´ che poco io vi dia da imputar sono, / che quanto io posso dar, tutto vi dono» (Orlando furioso, 1, III).

Pietro Ichino

Milano, Natale 2002

Capitolo XIII - LA SOSPENSIONE DELLA PRESTAZIONE DI LAVORO
Capitolo XIV - TUTELA RISERVATEZZA, CIRCOLAZIONE INFORMAZIONI, OBBLIGHI DI SEGRETO NON CONCORRENZA
Capitolo XV - IL POTERE DISCIPLINARE
Capitolo XVI - LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Capitolo XVII - CONSERVAZIONE E GESTIONE DEI DIRITTI DEL LAVORATORE
POSTFAZIONE
INDICE ANALITICO
INDICE FONTI
INDICE AUTORI
SOMMARIO