IL RAPPORTO TRA IL DANNO PRODOTTO DAL LICENZIAMENTO E L'INDENNIZZO NELLA SENTENZA DELLA CONSULTA
Nota a Corte cost. n. 194/2018, in tema di apparato sanzionatorio contro il licenzimento di cui il giudice ravvisi un difetto di giustificato motivo
Milano, Rivista Italiana di Diritto del Lavoro, 27 febbraio 2019
Sommario: 1. La conferma del passaggio dalla property rule alla liability rule nella nuova disciplina dei licenziamenti. – 2. Il riconoscimento dell’adeguatezza del limite massimo dell’indennizzo. – 3. I giudizi costituzionali contrastanti, italiano e francese, circa la legittimità dell’aggancio dell’indennizzo all’anzianità di servizio. - 4. L’inedito obbligo per il giudice di commisurare l’indennizzo al pregiudizio effettivo sofferto dal lavoratore nel caso concreto. - 5. L’inadeguatezza del limite minimo dell’indennizzo, affermata nella motivazione della sentenza ma non confermata nel dispositivo. - 6. La differenziazione della disciplina ratione temporis, di segno inverso rispetto alla situazione precedente alla sentenza, ma ora priva della giustificazione indicata nella stessa sentenza. - 7. Una considerazione conclusiva e di prospettiva.
scarica |
inoltra |
stampa |