IL MEZZOGIORNO E LA CULTURA DELLE REGOLE
Con Andrea Ichino
Corriere della Sera, 9 settembre 1997
Questa grande campagna - che vede gia’ oggi impegnati in prima linea, ma ancora troppo isolati, magistrati e sindaci coraggiosi come Caselli o Bassolino - non e’ faccenda che riguardi soltanto il Mezzogiorno. E’ tutta l’Italia ad esservi interessata, innanzitutto perche’ una differenza analoga a quella che corre tra il nostro Sud e il nostro Nord corre anche tra il nostro Paese nel suo complesso e il resto d’Europa: un maggiore radicamento della cultura delle regole e’ necessario anche nel Nord, se vogliamo adeguarci agli standard dell’Unione. Inoltre perche’ il Sud costituisce una immensa riserva di risorse umane, fino a oggi mortificate dal vecchio gioco sistemico di cui si e’ detto: esse potrebbero invece dare un contributo rilevantissimo alla crescita di tutto il Paese senza essere costrette alla triste e costosa alternativa tra bassa produttivita’ ed emigrazione. Il Nord ha bisogno di valorizzare queste risorse almeno quanto il Sud ha bisogno di stringere i propri legami e il proprio interscambio con il Nord. L’isolamento, l’erezione di nuove frontiere, non e’ un affare per nessuno.

![]() scarica |
![]() |
![]() inoltra |
![]() |
![]() stampa |
